LA BRIGATA INTERNAZIONALE DI LAVORO VOLONTARIO

La brigata è stata decisamente un’esperienza coinvolgente ed arricchente! Peccato sia già finita…

Cosa offre la brigata:
– conoscere il sistema cubano, Cuba e i cubani
– conoscere gli europei e l’Europa
– fare del lavoro volontario
– molto divertimento

In cosa consiste la brigata:
– ci si ritrova con altri 80-100 europei in un campus (il “campamiento”) per tre settimane (una settimana la si fa fuori dal campus, in visita a un’altra provincia cubana)
– al mattino a volte si lavora (di solito nei campi). Ritmi di lavoro tranquilli, 8 mattine su 15.
– ci sono delle conferenze sui vari aspetti del sistema cubano
– si fanno visite a cooperative, contadini, centri medici
– si va in giro per l’isola (Havana, spiagge, memoriali, altre zone interessanti)
– nonostante un programma denso, si ha parecchio tempo libero per socializzare con gli altri

A chi consiglio la brigata?
– a tutti. Ancora meglio se siete nella fascia (17-30) così potete godervi di più gli aspetti festaioli e “ludico-sentimentali”. Io ho provato ad ubriacarmi fino a mattina, ma decisamente non fa più per me.
– con noi c’erano anche persone di 70 anni che si sono trovate bene

Altri aspetti:
– costa poco. Volo a Cuba (900 fr), costo della brigata (500 Fr, tutto incluso a parte le bibite fuori dai pasti), bibite 1 Fr birra, 0,40 Fr acqua, 3 Fr bottiglietta di rum
– con noi c’era gente delle seguenti nazionalità: svizzeri, italiani, spagnoli, portoghesi, francesi, tedeschi, belgi, turchi, greci e un russo.
– le conferenze sono tradotte in inglese e altre lingue. Ovviamente captare un po’ lo spagnolo può aiutare
– per ogni nazione c’é un responsabile che parla la lingua
– il lavoro è una parte non così rilevante della brigata. Ognuno si impegna quanto vuole. Alla peggio ci si perde in chiacchierate nei campi.
– c’é un posto medico al campamento
– la brigata è organizzata dal governo cubano, quindi si ricevono informazioni pro rivoluzione. Però bisogna dire che il tutto è molto trasparente, si possono sempre fare domande, anche scomode. E poi si gira spesso liberamente per il paese, quindi la realtà cubana la si vede con i propri occhi e senza filtri.
– molti brigatisti son di sinistra, ma é un’esperienza aperta a tutti, un’occasione per un confronto
– ci sono molte brigate: quella europea è solo una; mentre partivamo noi stava arrivando quella degli Stati Uniti

Che altro dire? Tenete d’occhio il sito dell’associazione Svizzera-Cuba il prossimo anno e partite anche voi!

Tra l’altro trovo geniale questa idea delle brigate per far conoscere il proprio paese. Potrebbe essere un’idea anche per far conoscere la Svizzera: parlando con molti europei si nota come molti ci invidino il federalismo, la democrazia diretta e la politica relativamente poco corrotta.

(articolo originale su FB)