TIFOSERIE MIGRANTI

La questione migranti
ci sta dividendo in
due tifoserie.

Ma come sempre,
la realtà sta
da qualche parte
nel mezzo.

Mi preoccupano
perdita di umanità
da una parte,
rifiuto della
discussione
razionale dall’altra.

Polarizzarsi in due
gruppi ben distinti
è preludio alla violenza:
prima verbale,
poi fisica,
poi di gruppo.

Alcune mie riflessioni
e domande aperte sul tema.

  •  la paura dello sconosciuto è intrinsica alla nostra natura.
  •  negarla e dar del razzista a tutti non è un buon approccio
  • -strumentalizzarla politicamente pure
  • -leggendo e girando il mondo, si scopre che sui basilari siamo tutti uguali (vogliamo felicità, amore, amicizie, lavoro, sicurezza)
  • -attraversare il deserto, rischiare violenze e salire su fragili barconi non è una vacanza
  • è un avventura pericolosa, per questo arrivano solo uomini giovani
  • c’è chi si approfitta dei migranti (a sud per passare frontiere, per trovare una barca; a nord per farli schiavi a poco prezzo)
  • magari c’è chi si approfitta anche a livello di gestione dei migranti nei nostri paesi. Ma sono posti di lavoro e sovvenzioni a pensioni a rischio fallimento. Cosa criticabile, ma non grave.
  • molti giovani del nord Africa cercano di entrare illegalmente in Europa per guadagnare qualcosa (me lo hanno detto loro in Marocco)
  • quanto ci costa ospitare tot. migranti? Quante persone potremmo aiutare nei loro paesi con gli stessi soldi?
  • perché chi dice “aiutiamoli a casa loro” propone in realtà di tagliare i fondi all’aiuto allo sviluppo?
  • il colonialismo politico è finito 60 anni fa. Quello economico è molto probabilmente ancora in vigore
  • quanto stiamo ancora sfruttando l’Africa? Paghiamo davvero il giusto per le sue materie prime o paghiamo il corrotto di turno per avere prezzi stracciati?
  • il nostro pagare i corrotti, quanto impedisce il formarsi di una democrazia in quei paesi?
  • chiudere le frontiere? Ok. Chiudiamole pure alle importazioni di petrolio però. Quanto dureremmo? Il mondo è interdipendente, chi lo nega è cieco o vive di autarchia.
  • senza migranti alcuni partiti scomparirebbero
  • trattenere la nave in mare è stato tenere fede a una promessa elettorale. È stata quindi volontà popolare e democratica
  • trattenere una nave mandando soccorsi non vuol dire far morire gente in mare
  • prima di questo “ricatto” sarebbe stato meglio trattare eventuali problemi con l’Europa a un tavolo di trattative. Le misure forti sì usano se quelle normali non funzionano.
  • se trattenere una nave migliora le cose, allora va fatto (ovviamente prestando soccorsi urgenti, trasferendo a terra le donne incinte e rifornendo la nave)
  • meglio chiudere i porti e far passare a sud il messaggio che è inutile partire, o meglio lasciar intraprendere questo assurdo viaggio a chi decide di farlo?
  • i migranti sono troppi? Quanti ne possiamo integrare? A quale ritmo? Servono dati seri su cui ragionare, non tifi da stadio basati su singoli eventi
  • si può essere razionalmente favorevoli a diminuire il flusso di migranti e mantenere la propria umanità
  • non è a causa dei migranti che i nostri vecchi stanno male. La ricchezza c’è, ma è mal ripartita. I migranti però ci pagheranno le pensioni, data una natalità di 1,3 figli per donna (dato italiano attuale)
  • se vuoi salvare i migranti dai pericoli dei barconi, devi andare a prenderli vicino alle coste
  • se vai a prenderli vicino alle coste partiranno con barconi ancora peggiori
  • la strumentalizzazione politica contro i migranti promuove odio e razzismo
  • la sinistra deve prendere coraggio e parlare del tema. Lasciarlo in mano alle destre ci porta al fascismo
  • i migranti sono un mix di rifugiati e non rifugiati. Dire “sono tutti x” è mentire. Giudicarli senza sapere nulla dei loro paesi e della loro vita è superficialità.
  • la popolazione africana cresce al ritmo del 2,4%, circa 30 mio al momento attuale. È ovvio che la migrazione non può essere una soluzione a questa crescita. Serve una crescita economica africana, che faccia scendere la natalità. E magari un papa che benedica gli anticoncezionali.
  • essere nati nella parte ricca del mondo, magari in una buona famiglia, è stata questione di fortuna, non di merito
  • la solidarietà è l’unica vera assicurazione sulla vita che abbiamo. Oggi tocca ai Siriani, domani magari a noi (se salta Beznau, cosa improbabile, bye bye Switzerland)
  • abbiamo le tecnologie per rendere tutti materialmente ricchi. Dobbiamo capire come superare i limiti politici e culturali che tengono molte persone nella povertà

(link all’articolo originale in FB)