12 OTTIMI MOTIVI PER ABOLIRE IL CANONE

1. Perchè abbiamo il diritto di pagare solo ciò che consumiamo.

A me interessa solo lo sport!
Con UPC MySports risparmio 65.- all’anno, tié!
A me interessa solo il ciclismo!
Perchè UPC mi fa pagare anche ill’hockey?
A me interessa solo il Tour de France!
Perché UPC mi fa pagare anche il Giro?
A me interessa solo lo sprint finale!
Perché UPC mi fa pagare anche
due ore di inutile tappa di pianura?
Usurai!
Io defeco meno di voi,
diminuitemi la tassa sulle
acque luride!

2. La TSI ci impedisce di vivere il presente!

Il passato è passato,
di doman non v’è certezza,
solo il QUI e ORA è importante.
Bisogna quindi gettare al macero
le nostalgie!
Affossando il terrario ci libereremo
all’istante de
La bottega del signor Pietro, Clorofilla,
Gigi Piantoni, il fottivendolo,
le pulsioni erotiche per Joanne Holder,
TSX, Galassia ’60, Toffsy
e soprattutto del muto
felino striato in trotinette.

3. Solidarietà nazionale.

È ingiusto che il Ticino paghi 40 e riceva 200.
I nostri confederati ci smenano 160 milioni.
Già li freghiamo economicamente,
calandoci astutamente i salari
del 20% rispetto ai loro.
Rubandogli così un sacco di aziende
high tech con cui moltiplicare
i pani e i teknopoli.

4. La TSI ha promosso la decadenza civile!

Il bieco Fazioli senior, pur di fare audience,
ha sempre invitato il geniale,
ma impresentabile Nano, ai dibattiti in tele.
Solo una volta non l’ha invitato.
Ma probabilmente per una svista,
e allora il Nano ci è andato lo stesso.
Per questo fatto, Carlo Donadini,
è citato in una canzone dei Vomitiors.

5. La TSI plagia le menti dei bambini.

Non si spiegherebbe altrimenti il fatto,
che quando ero piccolo mettevano
“Il Vangelo di domani” appena prima
di “Scacciapensieri”.
Che se per entusiasmo accendevi
la tele alle 18:25 al posto che le 18:30,
ti beccavi un’educativa filippica sulla geenna.
Poi dicon che non sono una crikka di CL.

6. La TSI è palesemente di destra!

Come già illustrato da Sergio Pini,
in un’operetta in dodici volumi,
la TSI ha maltrattato i 100 anni
della rivoluzione d’ottobre.
Oltre ad alcune imprecisioni
sulle affinità e divergenze dei
pensieri di Trotzki e Lenin,
si è pure presentata l’URSS
solo come un fallimento.
Ignorando Laika, Yuri, il Buran,
la Tereschkova e Ivan Drago.

7. Anche noi PPD siamo contro.

In realtà siamo NO, MA.
Perché è ora di cambiare!
Come dite?
Chi dirige la CORSI?
Pedrazzini chi?
Mai sentito!

8. Il guardiacaccia proprio no!

Certo la TSI fa tante belle cose,
lo ammettiamo,
non lo neghiamo,
anzi lo sottolineamo,
davvero è così,
complimenti vivissimi!
Però quel guardiacaccia li,
a me ed a Interrogatio Max
proprio non è piaciuto.
Mi spiace caro fuko TSI,
un solo errore,
ma sei bocciato.
Riprova a settembre.
O inventati un piano B.

9. Anche Perugini è d’accordo

Anche il futuro superprocuratore
sostiene “NO AL CANONE”.
Ora però mi viene un dubbio:
con quante “n” si scrive canonne?
O sempre problemi con le dopie.

10. Archiviamo i dinosauri!

Blocher sostiene che noi ticinesi
ci perderemmo di brutto.
Ma nel mondo del machine learning,
dell’industria 4.0, di Windows 3.1,
vogliamo davvero credere a un
dinosauro di 77 anni?
Uno che ha una televisione
e nemmeno un canale YouTube?
Ma lo sa questo balivo primordiale
che per produrre media in 4k
oggi basta uno smartwatch?

11. È vero, 160 mio in meno, però…

Certo anke 1200 e + licenziamenti,
ma in compenso 40 milioni
che non escono inutilmente
dalle tasche dei ticinesi.
Con un mio amico di Perimetro Liberale,
abbiamo calcolato che investendo
oculatamente questi 40 mio di danari,
in corruzione di politici e
gambizzazioni di sindacalisti
nel terzo mondo,
potremmo far guadagnare
all’occidente ben 1 miliardo,
ottenendo un effetto leva
che nemmeno le criptocazzole.

12. Monokulti integrativa

Senza una tele in italiano,
saremmo costretti ad informarci
delle news helvetiche su tele züri.
Questo ci faciliterà notevolmente
l’apprendimento dell’idioma svizzero,
suggellando finalmente la vera
integrazione del Ticino in Svizzera.
Ne guadagnerebbe pure il turismo,
e metteremmo finalmente a tacere
l’irredentista serbo.