Sotto a chi tocca: la forma e la sostanza – Articolo di Franscesco Somaini, apparso su LaRegione del 28.2.2019

di Francesco Somaini, professore di giornalismo alla Central Washington University

È costato caro al candidato socialista Ruben Notari il coraggio di avere ricordato, durante la diretta di TeleTicino “Sotto a chi tocca” del 17 febbraio, che il vicepresidente del gruppo

a cui fa capo l’emittente di Melide è anche un politico (è senatore a Berna dal 1999) e ha avuto qualche guaio con la giustizia. Nel giro di neanche due giorni, Notari si è ritrovato sbattuto sulla prima pagina del notiziario online TicinoNews con l’accusa –falsa–di essere andato in ferie in Messico coi soldi dell’assistenza (informazione poi corretta con AI, assicurazione invalidità).

Così TicinoNews ha dimostrato che Notari aveva ragione. In Ticino c’è una malsana commistione di politica e media che mina l’autorevolezza della nostra stampa. TeleTicino e TicinoNews fanno parte del gruppo Corriere del Ticino, insieme con l’omonimo quotidiano e Radio3i. Il fatto che Lombardi è a un tempo un importante politico e una delle persone alla guida di quello che è il primo gruppo editoriale privato del cantone costituisce un evidente conflitto d’interessi. Parimenti l’episodio Notari pone come un

Problema il fatto che il direttore di TicinoNews, Paride Pelli, è fratello del direttore di TeleTicino, Matteo Pelli ,il quale era anche conduttore di “Sotto a chi tocca”. In trasmissione, Notari ha detto a Matteo Pelli che è un professionista capace, ma solo dopo avere premesso che, secondo lui, è stato avvantaggiato dall’essere entrato dalla porta principale dell’allora TSI grazie al suo cognome.

Pelli aveva stuzzicato Notari durante la sua intervista chiedendogli se era vero che era “uno tosto”.

Era poi stato al gioco incassando le critiche tutto sommato sportivamente. Aveva anche detto a Notari che “mi piaci perché dici le cose come stanno, o come le senti, insomma”. Le cose sono cambiate quando Notari ha tirato fuori la questione Lombardi. “In Ticino c’è la mescolanza dei poteri”, ha detto: “Il vicedirettore di questa rete è in politica, dopo averne combinate di tutti i colori. Il vicedirettore del vostro gruppo

Mediatico è in politica. Questo non si fa. Si separano i poteri”. Notari ha poi spiegato di riferirsi al senatore PPD. Pelli ha replicato: “Abbiamo un presidente che è Filippo Lombardi che ti assicuro, posso parlare liberamente, è uno che non interferisce in niente e fa molto bene il suo lavoro. Permettimi di dire questo, che ci tengo. Se sei venuto per fare casino e per fare il figo, va bene. Se devi venire a dire queste cose, non mi va bene. Allora o tu tieni rispetto o te ne vai”.

Notari ha sostenuto di essere rispettoso e ha chiesto dove aveva sbagliato. Pelli gli ha risposto che:

“Non è giusto parlare di Lombardi. Non è il momento qui; non è la sede per parlare di Lombardi”. Al che Notari ha replicato: “E ma non se ne parla mai di Lombardi. È uno scandalo politico totale e non se ne parla”, e ha elencato i guai del senatore, che nel 2008 fu condannato per avere gonfiato le tirature del Giornale del Popolo e per avere causato un incidente mentre guidava in stato di inattitudine dopo una precedente condanna per infrazioni gravi al codice della strada. Nel frattempo i cinque minuti cui Notari

Aveva diritto si erano esauriti, così Pelli lo ha congedato.

Pareva finita lì. Invece il 19 febbraio TicinoNews ha pubblicato un articolo dal titolo “Il candidato socialista viaggia con i soldi dell’assistenza ”nel quale il portale faceva da megafono al granconsigliere leghista Massimiliano Robbiani. Robbiani accusava Notari di andare in vacanza a spese del contribuente. Notari non è in assistenza ma in Assicurazione Invalidità, il che significa che ne percepisce le prestazioni all’interno di un contratto assicurativo per il quale ha pagato dei premi. Quando ha fatto notare di essere

In AI e non in assistenza, TicinoNews ha corretto anche il virgolettato di Robbiani, in un’operazione di cattivo giornalismo che meriterebbe un trattato a sé. Il leghista insinuava pure che Notari desse lezioni di matematica private in nero mentre Notari ha detto di dichiarare tutto all’AI. TicinoNews avrebbe potuto tranquillamente ignorare le meschine elucubrazioni di Robbiani, che hanno l’aggravante di avere contenuti potenzialmente calunniosi e diffamatori. Fino a prova contraria, Notari è un onesto cittadino. Invece il notiziario online ha ritenuto di usare il metaforico proiettile fornitogli da Robbiani per sparare contro Notari, mettendo sulla pubblica piazza questioni sue molto personali delle quali non ha motivo di vergognarsi ma che inevitabilmente lo mortificano davanti a una parte dell’elettorato. Ora, possiamo essere persuasi che Filippo Lombardi non metta becco in alcuna decisione editoriale all’interno del gruppo Corriere del Ticino. Per inciso, pensiamo davvero che sia così. Possiamo anche essere convinti che Paride Pelli, direttore di TicinoNews, sia il giornalista più integro dell’intera professione. Non abbiamo motivo di sospettare il contrario. Il problema non è quanto buoni e professionali siano entrambi. Il problema è un altro ed è duplice. Da un lato, che i giornalisti del gruppo CdT non potranno che avere un moto di autocensura ogni volta che devono occuparsi di notizie che riguardano Lombardi, che è anche un politico con numerosi interessi. Dall’altro, che, dati i legami fra le persone ai vertici di queste aziende, non c’è modo di togliersi completamente il dubbio che vi sia un nesso causale fra le critiche mosse da Notari da dentro la casa di Lombardi (il quale fondò e diresse TeleTicino per anni prima di salire ai vertici del gruppo a cui l’emittente appartiene) e il vile attacco di Robbiani diffuso dal portale diretto dal fratello dell’attuale direttore di TeleTicino. E, quindi, che il messaggio trasmesso a chi meditasse di criticare taluni personaggi sia: non permettetevi di alzare la voce, altrimenti ve ne pentirete.

Adesso che l’abbiamo detto, possiamo tornare a fingere che in un paese libero, in cui la stampa svolge un ruolo chiave nei processi democratici, nessuna di queste cose abbia importanza.