DOWN TO THE RIVER

Dopo tanti anni
ritorno al fiume a riflettere.

L’amico fiume,
con cui passavo
lunghe e noiose giornate
nel mio lungo e noioso
periodo buio.

Oggi è diverso.
Sto così bene!

Una bellissima
serenità interiore,
frutto di molto lavoro
su me stesso.

C’è anche un aspetto egoistico
in questa campagna elettorale.
Capire se stessi,
nel confronto con gli altri.

La mia apparizione
di ieri sera mi ha dato
molto materiale di riflessione.

Ero lì con le migliori intenzioni.
Solo del mio santino,
potevo parlare per ore.
E invece ho preso
un po’ la tangenziale.

Ciò che ho detto lo penso.
Ma era uno show,
volevo divertire.

Quando ho sentito un CdS,
far ridere per l’ennesima volta
parlando di luganighe,
mi son sentito un po’ a disagio.

Davvero non vogliamo
provare a fare meglio?

Non fraintendetemi,
ho passato molto tempo
coi miei nonni materni.
Conosco a fondo la
tradizione rurale ticinese.

E mi spiace che questa cultura,
così basilare perché ci dà il cibo,
vada persa.

I miei genitori sanno
coltivare di tutto.
Io so programmare i computer.

Da anni faccio finta di voler imparare
a coltivare le patate.
Ma non l’ho ancora fatto.
Perlomeno so potare
un po’ la vigna.

Che dire?
L’amico fiume,
una volta stato bene,
l’ho tradito.

Ma lui è ancora qui lento,
col suo amore incondizionato.

Fino alla prossima buzza 😊